Materiale didattico: il profilo professionale dell’Oss (slide).
Chi è l’operatore socio sanitario? Quali sono le sue attività e le sue competenze? Che percorso di studi è previsto per diventare Oss? Anche se queste domande possono risultare ovvie, credo che sia comunque importante rispolverare alcuni argomenti anche in virtù di una considerazione: Oss Online si rivolge non soltanto agli operatori socio sanitari ma anche a coloro i quali stanno studiando per diventare Oss. Penso che sia impensabile, infatti, iniziare un corso di studi per Oss senza sapere chi è e quali mansioni svolge l’Oss. Per un’esposizione più schematica dell’argomento è possibile ricevere gratuitamente delle slide su questo argomento. E’ sufficiente mandare una email al seguente indirizzo: ossonlineweb@gmail.com e fare esplicita richiesta dell’argomento “Il profilo professionale dell’Oss”.
Indice
Chi è l’Operatore socio sanitario?
L’operatore socio sanitario, spesso definito con l’acronimo Oss, è una figura professionale che svolge la propria attività in ambito sia sanitario (ospedali, ASL, cliniche) sia sociale (centri diurni, comunità alloggio, RSA, case di riposo), ma anche a domicilio dell’utente. Le attività e le competenze dell’Oss sono finalizzate a soddisfare i bisogni primari della persona e a favorire il benessere e l’autonomia dell’utente. In ambito sanitario, la figura professionale di riferimento dell’Oss è l’infermiere.
Come si diventa Oss?
Per qualificarsi come Operatori socio sanitari è necessario seguire un corso dalla durata complessiva di 1000 ore, di cui 450 da svolgere in aula con lezioni in cui vengono impartiti insegnamenti inerenti all’area socio culturale, istituzionale e legislativa, all’area psicologica e sociale, all’area igienico-sanitaria e tecnico-operativa. Nelle restanti 550 ore l’aspirante Oss è tenuto invece ad effettuare un tirocinio presso ospedali o in strutture sanitarie convenzionate con il SSN.
La figura dell’Oss in Italia viene istituita a seguito della Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2001 – Accordo tra il Ministero della Sanità, il Ministero della Solidarietà sociale e le Province autonome di Trento e Bolzano. Nell’Accordo del 2001 è stato stabilito che la formazione dell’Oss deve essere affidata alle Regioni e alla Province autonome, che hanno così il compito dell’organizzazione delle attività didattiche.
Il corso prevede una frequenza obbligatoria. È ammesso solo il 10% di assenza delle ore previste. Se si supera questo limite il corso viene considerato interrotto e non è possibile effettuare gli esami. L’esame finale si svolge davanti ad una Commissione regionale e si sviluppa principalmente in tre prove: una scritta, una orale e una verifica pratica. Puoi decidere se presentare una tesina o una presentazione con Power Point. Decisione assolutamente facoltativa e non obbligatoria.
Che attività svolge l’Operatore socio sanitario?
Le attività dell’Oss sono elencato nell’Allegato A dell’Accordo Stato-Regioni del 2001. Stando a quanto riportato su questo documento, l’operatore socio sanitario:
- assiste la persona, in particolare non autosufficiente o allettata, nelle attività quotidiane e di igiene personale;
- realizza attività di supporto diagnostico e terapeutico;
- realizza attività di animazione e socializzazione;
- coadiuva il personale sanitario e sociale nell’assistenza al malato, anche terminale;
- aiuta la gestione dell’utente nel suo ambito di vita;
- cura la pulizia e l’igiene ambientale;
- osserva e collabora alla rilevazione dei bisogni e delle condizioni di rischio-danno dell’utente;
- collabora alla attuazione degli interventi assistenziali;
- valuta, per quanto di competenza, gli interventi più appropriati da proporre;
- collabora alla attuazione di sistemi di verifica degli interventi;
- riconosce e utilizza linguaggi e sistemi di comunicazione e relazione appropriati alle condizioni operative;
- mette in atto relazioni e comunicazioni d’aiuto con l’utente e la famiglia, per l’integrazione sociale e il mantenimento e recupero dell’identità personale.
- utilizza strumenti informativi di uso comune per la registrazione di quanto rilevato durante il servizio.
- collabora alla verifica della qualità del servizio;
- concorre alla realizzazione dei tirocini e alla loro valutazione;
- Collabora alla definizione dei propri bisogni di formazione e frequenta corsi di aggiornamento;
- Collabora anche alla realizzazione di attività semplici.
Quali sono le competenze dell’Operatore socio sanitario?
Le competenze dell’Oss sono, invece, riportate nell’Allegato B dell’Accordo Stato-Regioni del 2001. Si distinguono in competenze tecniche, conoscitive e relazionali.
Sulla base delle proprie competenze tecniche, l’operatore socio sanitario:
- è in grado di utilizzare metodologie di lavoro comuni;
- è in grado di collaborare con l’utente e la sua famiglia;
- è in grado di curare la pulizia e la manutenzione di arredi e attrezzature;
- sa curare il lavaggio; l’asciugatura e la preparazione del materiale da sterilizzare;
- sa garantire la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti;
- sa svolgere attività finalizzate all’igiene personale, al cambio della biancheria, all’espletamento delle funzioni fisiologiche e all’aiuto nella deambulazione:
- deve garantire la corretta assunzione dei farmaci e il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso;
- provvede alla preparazione delle prestazioni sanitarie;
- sa riconoscere e riferire i sintomi di allarme che l’utente può presentare (pallore, sudorazione, etc.)
- attua interventi di primo soccorso;
- effettua o cambia piccole medicazioni;
- controlla e assiste la somministrazione delle diete;
- provvede al trasporto degli utenti;
- collabora alla composizione della salma;
- si occupa del disbrigo di pratiche burocratiche;
- accompagna l’utente per l’accesso ai servizi.
L’operatore socio sanitario deve possedere anche delle competenze conoscitive. Egli deve cioè:
- conoscere le principali tipologie di utenti e le problematiche ad essi connessi;
- conoscere le diverse fasi di intervento personalizzati;
- riconoscere le modalità di rilevazione, segnalazione e comunicazione dei problemi relativi all’utente;
- conoscere le condizioni di rischio e le sindromi da prolungato allettamento e immobilizzazione;
- conoscere i principali interventi di educazione alla salute;
- conoscere l’organizzazione dei servizi sociali e sanitari e quella delle reti informali.
L’operatore socio sanitario deve, infine, possedere delle conoscenze di carattere relazionale.
Deve cioè:
- saper lavorare in équipe;
- saper rapportarsi con l’utente e la sua famiglia;
- essere in grado di interagire, in collaborazione con il personale sanitario, con il malato morente;
- essere in grado di coinvolgere le reti informali (strutture sociali, ricreative e culturali dei territori);
- essere in grado di partecipare all’accoglienza dell’utente;
- essere in grado di svolgere la propria attività con riservatezza ed eticità;
- essere in grado di trasmettere i propri contenuti operativi, in affiancamento con i tirocinanti.
Grazie mille Marco per le tue utili informazioni, mi stanno aiutando molto.
Sono una studentessa e ho già fatto il tirocinio sociale ora sto aspettando per poter fare il tirocinio sanitario in ospedale, è a marzo pur non avendo finito il tirocinio sanitario dovremo ritornare a scuola e ad aprile avremo l’esame solo che io non mi sento tanto pronta e ha molta paura dell’esame
MOLTO IMPORTANTE E MOLTO INTERESANTE
GRAZIE MILLE.