In arrivo nuovi Oss per far fronte al Coronavirus, ma sono tutti precari.
La diffusione del “Coronavirus” ha inevitabilmente spinto le istituzioni a prendere nuove misure per incrementare il personale sanitario, compresi gli Oss, e far fronte alla grave emergenza sanitaria nazionale. I dati di ieri mettono in evidenza una situazione sempre più preoccupante. Il numero dei contagiati in Italia ha raggiunto i 17.660 con 2.266 decessi. La popolazione anziana si conferma la più vulnerabile: l’età media delle vittime infatti è lievemente superiore agli 80 anni (Fonte: Corriere.it). Numeri che sono destinati impietosamente a crescere anche nella giornata di oggi. La decisione del governo di avviare nuove selezioni nella sanità pubblica è, almeno a mio avviso, più che ragionevole. Si tratta tuttavia di misure straordinarie per potenziare il personale ospedaliero al fine di contrastare l’emergenza “Covid-19”. Provvedimenti importanti che però precludono qualsiasi possibilità di stabilizzazione per medici, infermieri e operatori socio-sanitari.
Per fare un esempio, in Sicilia, la mia regione, proprio in questi giorni sono stati pubblicati dei bandi per il reclutamento del personale sanitario. Tra questi l’Asp di Palermo ha indetto anche un concorso (con scadenza fissata per il 18 marzo) per l’assunzione di Operatori Socio-Sanitari a tempo determinato da inserire nelle varie strutture ospedaliere delle province siciliane. Il provvedimento inoltre conferisce anche incarichi di lavoro autonomo con contratti di collaborazione. Per la consultazione del bando clicca qui. Nuove assunzioni a tempo determinato sono previste non solo in Sicilia, ma anche in gran parte d’Italia. Misure dettate dalla necessità che lasciano tuttavia presagire che, una volta rientrata l’emergenza sanitaria, e tutti ci auguriamo il prima possibile, non solo gli operatori torneranno ad essere disoccupati come prima, ma negli ospedali siciliani (e non solo) tornerà a regnare quella carenza di personale e di risorse che in questi giorni ha messo in ginocchio il Sistema Sanitario Nazionale. Il fatto che l’Italia oggi stia vivendo una situazione così drammatica è, molto probabilmente, da associare, oltre agli irresponsabili che continuano a riversarsi nelle strade come se nulla fosse e fregandosene delle regole, ai tagli alla sanità pubblica programmati dai precedenti governi. Carenza di personale, ma anche di strutture e risorse. È impensabile che sul territorio nazionale siano disponibili solo 5.000 posti di terapia intensiva. Un numero decisamente insufficiente per far fronte ad una situazione così difficile come quella che stiamo vivendo. La sanità italiana è al collasso e, se non si cambierà drasticamente rotta, continuerà ad esserlo anche quando il Coronavirus sarà solo un brutto ricordo.
Cerco lavoro come oss
Sono un operatritrice con esperienza in questo campo mi hanno sempre struttata e mi che c è questo bisogno continuate.. No io non ci sto dopo questa emergenza che si fa ti ritorni a casa….