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Qual è il ruolo dell’Oss nelle Case di Riposo?

Dall’assistenza alimentare all’igiene personale, dalla rilevazione dei parametri vitali all’utilizzo degli ausili per la mobilizzazione. Sono soltanto alcune delle attività che l’Operatore Socio-Sanitario svolge in una Residenza per Anziani. In questo articolo vediamo più da vicino qual è il ruolo dell’OSS nelle Case di Riposo. Su questo argomento, recentemente, ho scritto un libro basandomi sulla mia personale esperienza di operatore presso una Casa di Riposo della mia città. Questo è il link se desideri acquistarlo. Oltre l’assistenza: la cura della persona anziana in Casa di Riposo : Amico, Marco: Amazon.it: Libri

L’igiene personale

Una delle principali attività che l’OSS svolge in una Casa di Riposo è l’igiene personale dei pazienti. L’operatore deve garantire l’assistenza di base agli ospiti di una struttura preposta all’accoglienza di persone non più autosufficienti che hanno perso la capacità di vestirsi e lavarsi autonomamente. Trattandosi di una figura di supporto, l’OSS interviene per colmare quei deficit che impediscono alla persona di raggiungere alcuni obiettivi giornalieri come, appunto, l’igiene personale. Questa attività contribuisce a migliorare la qualità della giornata del paziente anziano fornendogli un po’ di comfort e una sensazione di benessere generale.

L’alimentazione

Far sì che la persona anziana si alimenti adeguatamente è un altro obiettivo dell’operatore che lavora in una Casa di Riposo. La maggior parte degli anziani sono propensi a saltare i pasti e a bere poco. Questo accade perché, dopo una certa età, il nostro organismo perde progressivamente il senso della percezione della fame e della sete. Non è un caso, che una buona parte delle persone di terza età presenti carenze nutrizionali e disidratazioni. Il ruolo dell’OSS, in questo specifico campo, è quello di garantire una corretta alimentazione dell’anziano basata sull’osservanza di una dieta personalizzata, preparata da chi di competenza. L’OSS contribuisce a migliorare la postura dell’ospite durante il pasto e, se questi non è in grado di alimentarsi autonomamente, provvede ad imboccarlo. In modo particolare dovrà attenzionare quei soggetti che soffrono di disfagia. Al termine di ogni pasto, l’operatore provvede alla pulizia del cavo orale del paziente. Per approfondire leggi “Il ruolo dell’OSS nell’assistenza durante i pasti”. 

La mobilizzazione

L’Operatore Socio-Sanitario conosce il funzionamento degli ausili per la mobilizzazione del paziente anziano (carrozzine, deambulatori, ecc.). Molto spesso gli anziani hanno problemi di deambulazione e hanno bisogno del supporto di un operatore per compiere anche le più semplici attività quotidiane: andare in bagno, vestirsi, lavarsi, uscire, ecc. L’OSS conosce le principali procedure di mobilizzazione del paziente, come per esempio la procedura relativa al trasferimento dell’anziano dal letto alla sedia a rotelle (e viceversa). Il movimento è un aspetto fondamentale anche in chiave preventiva perché allontana il rischio di insorgenza di ulcere da pressione (piaghe da decubito), causate da un lungo periodo di immobilità.

Il monitoraggio dei parametri vitali

La pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la temperatura corporea e la frequenza respiratoria sono i principali parametri vitali dell’essere umano. Purtroppo, con l’avanzare degli anni, questi valori risultano spesso non ottimali. L’OSS deve saper riconoscere eventuali alterazioni anche di uno solo di questi valori, attraverso appunto la rilevazione. In presenza di un valore anomalo, l’operatore dovrà prontamente avvisare il personale medico ed infermieristico. Il monitoraggio dei parametri vitali ha una grande rilevanza perché, di fatto, può contribuire a salvare la vita a un paziente.

L’autonomia

Durante queste operazioni l’OSS deve garantire l’autonomia del paziente in modo che non perda le sue capacità residue, ovvero l’insieme di tutte quelle attività che riesce ancora a svolgere autonomamente. Ricordiamo che l’Operatore Socio-Sanitario è una figura di supporto ed interviene solo per colmare le difficoltà del paziente. Se l’assistito è in grado di mangiare autonomamente è giusto che lo faccia da solo. Idem se è capace di vestirsi da solo. Purtroppo capita che, per accelerare i tempi, l’operatore si sostituisca al paziente mortificando le sue capacità residue.

“Oltre l’assistenza”: ti presento il mio libro

Come abbiamo visto in questo articolo, l’Operatore Socio-Sanitario svolge un ruolo centrale nell’assistenza di base alla persona anziana che risiede in una Casa di Riposo. Tutte queste attività, tuttavia, rischiano di perdere significato se alla base manca, da parte dell’operatore, un approccio assistenziale incentrato sul rispetto e sulla comprensione delle emozioni della persona della quale ci si prende cura. Per lavorare con empatia è necessario porre uno sguardo “oltre l’assistenza”, oltre quel limite chiamato “senso del dovere” e mettere in campo, al di là delle nostre competenze professionali, anche le nostre doti umane.

Questo approccio, almeno secondo il mio punto di vista, ci aiuta ad adottare strategie assistenziali basate sulle necessità specifiche di ogni singolo ospite.

Dopo oltre cinque di anni di lavoro in una Casa di Riposo della mia città, Siracusa, ho fatto tesoro di tutte le esperienze, umane e professionali, accumulate in questo arco di tempo, ed è venuto fuori un piccolo libro.

Poche pagine che racchiudono le principali attività di assistenti ed Oss che lavorano una Residenza per Anziani. Nel testo sono presenti episodi che hanno segnato la mia crescita nell’ambito dell’assistenza socio – sanitaria.

Per maggiori informazioni sul libro vai su questo link: Oltre l’assistenza: la cura della persona anziana in Casa di Riposo : Amico, Marco: Amazon.it: Libri

 

Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

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