Come prevenire le cadute di un paziente anziano
Cali di pressione, problemi di equilibrio, camere inadatte. Sono soltanto alcuni fattori che determinano la caduta di un paziente anziano. Secondo il Ministero della Salute il 78% delle cadute che si verificano negli ambienti ospedalieri è prevedibile. Se sei un operatore socio sanitario il tuo ruolo è quello di ridurre al minimo tale rischio. Con questo articolo ti spiegherò come prevenire le cadute di un paziente anziano.
Indice
Alcune statistiche
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il 28-30% delle persone nel mondo con età superiore ai 65 anni cade ogni anno. Una percentuale che sale al 32-42% negli over 70. A preoccupare sono anche i dati forniti dal Ministero della Salute, secondo cui il rischio caduta per gli anziani è molto elevato anche nelle strutture sanitarie ed assistenziali. La metà delle persone che riportano la frattura del femore non riesce più a deambulare, mentre il 20% muore.
Le cause delle cadute: altre statistiche
Anche in questo caso faccio parlare i numeri. In particolare quelli ricavati dal sito del Ministero della Salute. Da qui si evince che il 14% delle cadute in ospedale avviene in modo accidentale. A determinare le cadute contribuiscono spesso i fattori ambientali (per esempio un anziano scivola a causa di un pavimento bagnato). L’8% delle cadute risulta imprevedibile per le condizioni fisiche del paziente (perdita dell’equilibrio). Infine il dato più inquietante riguarda la prevedibilità delle cadute che è del 78%.
Così i fattori di rischio, nel 78% dei casi, sono identificabili nella persona. Per esempio, un paziente con evidenti difficoltà nella deambulazione ha più possibilità di cadere rispetto ad una persona in carrozzina. Quest’ultimo dato è molto preoccupante perché indice del basso livello della sanità italiana.
I fattori che determinano le cadute
Abbiamo appena appreso che il 78% delle cadute di pazienti anziani sono dunque evitabili.
Per prevenirle è fondamentale individuare alcuni aspetti. Innanzitutto è necessario identificare la persona potenzialmente a rischio. Dunque si deve procedere con la valutazione del paziente e del suo stato di salute. Questa potrà essere eseguita rispondendo ad alcune domande che l’equipe sanitaria dovrà porsi.
- Età del paziente?
- Come deambula?
- È già caduto altre volte?
- È capace di intendere e di volere?
- Qual è il suo stato di salute?
- È incontinente?
- Che farmaci assume?
Chiaramente per un paziente fortemente ipoteso, con problemi di deambulazione, incapace di intendere e di volere e che assume una terapia psichiatrica, la percentuale di rischio caduta è molto elevata.
Dopo aver valutato attentamente il paziente, bisogna prendere in considerazione i fattori ambientali. Lo facciamo, anche in questo caso, rispondendo ad alcune domande.
- Quali sono le dimensioni della stanza di degenza?
- I pavimenti sono scivolosi?
- L’illuminazione della stanza è adeguata?
- I bagni sono adatti (grandi ed dotati di eventuali supporti)?
- Esistono tappeti ed altri elementi d’intralcio?
- Ci sono gradini, scale ed altri elementi architettonici poco agevoli?
Come prevenire le cadute di un paziente anziano
Dopo aver valutato il paziente ed esaminato il contesto in cui vive si può entrare nel pieno dell’argomento. Esistono delle linee guida su come prevenire le cadute di un paziente anziano. In questo caso anche tu, in qualità di Oss, puoi svolgere un ruolo fondamentale. Mettendo in pratica una serie di accorgimenti, infatti, potrai ridurre al minimo la percentuale di rischio caduta di un paziente. Una parte di questi interventi vanno applicati sulla persona, altre sul contesto. Di seguito riporterò in modo schematico i primi e i secondi tipi di intervento.
Interventi sulla persona
- Fai alzare il paziente lentamente.
- Aiutalo nella deambulazione.
- Se necessario utilizza gli ausili appropriati.
- Fai indossare al paziente calzature comode, della giusta misura e adatte alle sue esigenze.
- Evita di fargli indossare ciabatte o pantofole.
Interventi sul contesto
- Posiziona la sedia del paziente quanto più vicina al letto di degenza.
- Posiziona il campanello d’emergenza a portata di mano del paziente.
- Assicurati che la stanza riceva un’illuminazione adeguata.
- Segnala eventuali guasti meccanici ed elettrici.
- Garantisci l’ordine nella stanza di degenza evitando di lasciare oggetti d’intralcio sul pavimento.
- Assicurati che il pavimento sia asciutto.
La contenzione fisica
Esistono poi dei metodi estremi per impedire che un paziente cada durante il periodo di degenza. Essi devono essere utilizzati solo in rarissimi casi e quando la loro messa in pratica è autorizzata dal paziente, dalla sua famiglia o dal medico. Mi riferisco alla contenzione fisica. Su questo tema ho già scritto in passato un articolo dal titolo “Sponde di contenzione: quando vanno applicate?” La contenzione fisica è una procedura finalizzata a limitare la mobilità del paziente che presenta un rischio caduta elevato. Essa si avvale di specifici strumenti quali: letti con sponde di contenzione, polsiere, cinte addominali, etc. Si tratta di metodi che possono risultare brutali e poco ortodossi, ma che se applicati con criterio favoriscono l’incolumità del paziente.
Ovviamente, l’Operatore socio sanitario non può in autonomia optare per l’utilizzo di questi metodi.