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Il paziente con ipertensione: competenze e limiti dell’Oss

Se sei un’operatrice o un operatore socio sanitario ti sarà sicuramente capitato, almeno una volta, nel corso della tua attività professionale, di dover assistere un paziente che soffre di ipertensione. Sebbene la cura di questa condizione clinica rientri nella sfera delle competenze del medico, devi sapere tuttavia che anche l’Oss può svolgere un ruolo importante in questo ambito. Con questo articolo ti spiegherò quali sono dunque le mansioni, le competenze ma anche i limiti dell’Oss nell’assistenza rivolta al paziente con ipertensione. 

Cos’è l’ipertensione?

Prima di analizzare quello che è il ruolo dell’operatore socio sanitario in relazione alla gestione del paziente iperteso, è necessario, seppur per sommi capi, sapere cos’è l’ipertensione e da cosa essa sia determinata. L’ipertensione è una condizione clinica determinata da un’elevata pressione del sangue. Si può iniziare a parlare di ipertensione quando i valori, rilevati a seguito della misurazione della pressione arteriosa, sono superiori ai 140/90 mmHg. È un problema molto diffuso nel nostro Paese. Secondo i dati ricavati dal Ministero della Salute a soffrire di ipertensione sono circa il 18% degli italiani. Percentuale che raggiunge il 50% superati i 74 anni di vita. Una statistica che non prende in considerazione, ovviamente, coloro che non sono consapevoli di essere ipertesi.

Le cause

Tra le cause, hanno un’incidenza rilevante:

  • l’età
  • lo stress
  • i fattori genetici
  • uno stile di vita sedentario
  • un’alimentazione sbagliata (ricca di grassi e zuccheri)
  • Consuetudini sbagliate (insufficiente attività fisica, abuso di fumo e bevande alcoliche)

I rischi

L’insieme di questi fattori espone l’individuo ad una serie di rischi, come:

  • ictus
  • infarti
  • insufficienze cardiache
  • aneurismi

Le competenze dell’Oss su un paziente con ipertensione

L’operatore socio sanitario ricopre un ruolo importante nell’assistenza prestata al paziente che soffre di ipertensione. Uno dei compiti principali dell’Oss è infatti la rilevazione dei parametri vitali. In particolare,  è la rilevazione della pressione arteriosa, che avviene tramite sfigmomanometro, a rappresentare un’attività centrale dell’Oss. Per questo motivo è importante che tu sappia utilizzare questo strumento e che riesca ad interpretare bene i valori da esso rilevati.  A tal proposito, non molto tempo fa, e sempre per questo blog, ho scritto un articolo dal titolo “La rilevazione della pressione arteriosa: un’importante competenza dell’Oss”, che forse può interessarti.

Rilevazione parametri vitali sul paziente con ipertensione
La rilevazione della pressione arteriosa rappresenta un’attività centrale dell’Oss che assiste il paziente con ipertensione

L’assistenza durante i pasti

Altra competenza dell’Oss è, si legge nell’Accordo Stato Regioni del 2001, quello di “controllare e assistere la somministrazione delle diete”. Un soggetto iperteso generalmente viene invitato a seguire un regime alimentare basato su una dieta iposodica, povera di sali e ricca di potassio. Anche se non spetta all’Oss stabilire cosa deve mangiare un paziente, egli ha comunque il compito non solo di assisterlo durante i pasti, e se il caso di imboccarlo, ma anche di verificare se egli segua correttamente la dieta assegnatagli. Dunque, a tavola dovrai controllare e verificare che il paziente mangi tutto quanto previsto nella dieta alimentare. Inoltre, se è il caso, potrai invitare l’assistito a bere con maggiore frequenza. L’idratazione infatti contribuisce a migliorare la funzionalità dei reni e dunque ad abbassare la pressione.

Controllo e verifica delle diete su paziente con ipertensione
L’Oss ha il compito di assistere il paziente con ipertensione durante i pasti e di verificare se egli segue correttamente la dieta assegnatagli.

Altre attività di monitoraggio su un paziente con ipertensione

L’attività di monitoraggio sul paziente iperteso si estende anche alla somministrazione dei farmaci. Chiaramente quest’ultima è una competenza medica ed infermieristica, ma nell’Accordo Stato Regioni del 2001, è espressamente riportato che l’operatore socio sanitario può fornire il suo contributo “per la corretta assunzione dei farmaci prescritti e per il corretto utilizzo di apparecchi medicali di semplice uso”.

Infine, altra importante prerogativa dell’Oss nell’ambito dell’assistenza al paziente con ipertensione, è il riconoscimento di alcuni sintomi legati a tale condizione clinica. Anche se spesso l’ipertensione è asintomatica, esistono dei campanelli d’allarme che rivelano un probabile picco della pressione arteriosa su un paziente.

Questi campanelli d’allarme sono:,

  • mal di testa
  • vertigini
  • epistassi (perdita di sangue dal naso)
  • disturbi particolari alla vista (oscuramento del campo visivo)

In questi casi, quello che dovrai fare è rilevare la pressione arteriosa e contattare il medico.

I limiti dell’Oss in relazione al paziente con ipertensione

L’ho sottolineato prima, lo ribadisco adesso. La cura dell’ipertensione è una prerogativa esclusiva del medico. L’operatore Socio-Sanitario non può e non deve assolutamente provvedere, in maniera autonoma e senza la prescrizione medica, alla somministrazione di farmaci. Dunque, qualora ti sia balenato in testa di far assumere una compressa di Lasix ad un paziente con pressione elevata, senza neppure avvisare chi di competenza, sappi che vai incontro ad una serie di rischi. Il primo è quello di arrecare un danno oggettivo al paziente, soprattutto se è allergico alla furosemide. Tale leggerezza potrebbe, inoltre, costarti caro sul piano legale. La somministrazione dei farmaci è infatti una competenza del medico e dell’infermiere. Se a farlo è un Oss potrebbe configurarsi il reato di esercizio abusivo della professione.

Ricapitoliamo

 

Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

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