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DPI, le “armi” più adatte per vincere la guerra al Covid-19

“Mandati in trincea senza armi”. Ho sentito e letto tante volte questa espressione richiamante ad una triste metafora che accosta l’assistenza socio-sanitaria di questi giorni ad una lunga ed estenuante guerra di contenimento. Il nemico ovviamente è il Covid-19 e i “soldati” in prima linea tutti gli operatori sanitari, in particolare medici, infermieri ed Oss. Le “armi” di battaglia sono infine i dispositivi di protezione individuale (DPI) che andrebbero utilizzati sempre e comunque dagli operatori, e non soltanto in “tempi di guerra”. Con questo articolo andremo a conoscere meglio le “armi” idonee a fronteggiare il Coronavirus, con la consapevolezza che tali strumenti potrebbero risultare insufficienti se non accompagnati da una serie di comportamenti consoni al contenimento.

Guanti monouso

Il consiglio che do è quello di indossarne sempre due paia per ogni occasione e, ovviamente, di sostituirli ogni qualvolta si è a contatto con un paziente diverso, con materiale biologico o superfici che potrebbero essere contaminate. Prima di indossare questi dispositivi è necessario effettuare il lavaggio delle mani, preferibilmente con una soluzione antisettica. In questo periodo la “prudenza non è mai troppa!” Lo stesso va fatto immediatamente dopo la rimozione. Questi accorgimenti sono utilizzati, in generale, per scongiurare il rischio biologico strettamente connesso a pratiche correlate ad attività assistenziali e socio-sanitarie. Non dimentichiamoci che esistono malattie infettive anche peggiori del Coronavirus!

Mascherine

Ne esistono di diversi tipi ed è esattamente per questo motivo che si è acceso in questi giorni un ampio dibattito in merito al loro utilizzo. In commercio se ne trovano più svariati modelli ma non tutti sono catalogabili come “dispositivi di protezione individuale”. Quelle che hanno una maggiore efficacia nella limitazione del contagio sono le FFP2 e le FFP3. Le prime hanno una capacità filtrante del 92% e trattengono sostanze nocive sia solide che liquide. Il modello FFP3 invece ha un’elevata efficacia filtrante pari al 98% ed è dotato di una valvola che agevola la respirazione e riduce al minimo la condensa interna. Questi modelli garantiscano ovviamente un livello di sicurezza decisamente superiore alle tradizionali mascherine chirurgiche in circolazione o a quelle “fai da te” realizzate in casa con materiali e strumenti di fortuna. Il problema maggiore è rappresentato dalla loro limitata disponibilità sul mercato, anche on line, dai costi lievitati in questi giorni, e dai tempi di consegna piuttosto lunghi.

Visiere e occhiali protettivi

 

Non bastano guanti e mascherine, ma nella “guerra” al Covid-19 coprono un ruolo fondamentale anche quei dispositivi per la protezione del viso da eventuali schizzi di saliva ed altri elementi biologici (sangue, urine, feci). In questo caso, la difesa del volto, e in particolare degli occhi, è di fondamentale importanza non soltanto per limitare il pericolo di contrarre il Coronavirus ma anche per scongiurare il contagio da altre malattie infettive. Anche in questo caso, sul mercato esistono diversi tipi di questo dispositivo. I modelli più ricercati sono quelli più comodi e con schermo anti-appannante.

Cuffie, calzari e tuta protettiva

Nella battaglia al Covid-19 è necessaria una protezione globale del corpo dell’ operatore-soldato pronto a gettarsi in trincea contro il male invisibile. Serve insomma una “corazza” che riduca al minimo il rischio di contagiare ed essere contagiato da pazienti potenzialmente infetti. Una soluzione è data dalle tante tute protettive monouso che si trovano in commercio. È sempre consigliato utilizzare tute realizzate con tessuti con proprietà altamente isolanti, dotate di cappuccio per la protezione del capo e dei capelli e soprattutto impermeabili per evitare che certe sostanze organiche possano penetrare e contaminare la zona interna. Come nel caso delle mascherine, anche le tute protettive vanno rimosse dopo l’utilizzo in quanto possono risultare contaminate. Altri dispositivi utili a contrastare la pericolosità del virus sono le cuffie per la protezione dei capelli e i calzari, dei “copriscarpe” monouso utilizzati per evitare di contaminare gli ambienti sanitari.

Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

Un pensiero su “DPI, le “armi” più adatte per vincere la guerra al Covid-19

  • Buongiorno.mi potete inviare fonti ed evidenze?
    Grazie

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