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Aspiranti Oss, ecco 5 regole per svolgere un buon tirocinio

Troppe volte sottovalutato, il tirocinio è in realtà un momento molto importante della vita di chi ha deciso di svolgere una determinata professione. Se sei un aspirante Operatore Socio-Sanitario e stai cercando qualche informazione su dove e come effettuare la tua formazione pratica, non devi assolutamente preoccuparti, perché sei capitato nel posto giusto. Ti darò cinque regole perché tu possa trasformare questo momento in un’esperienza davvero utile.

#1 Scegli attentamente la struttura.

Da questa decisione può dipendere la qualità del tuo tirocinio. Evita di seguire gli altri colleghi del corso solo per avere una “compagnia”. Non devi andare al cinema, ma fare un tirocinio, per cui non ti serve una comitiva di amici ben selezionati. Considera questo momento come una ghiotta occasione per imparare qualcosa che potrà ritornarti utile. Il consiglio che ti do dunque è quello di evitare di seguire la massa e pensare veramente a ciò che ritieni più utile. Ricordati che questa esperienza potrai inserirla anche sul tuo curriculum, quindi non sottovalutare questa scelta. Se scegli una struttura privata, avrai inoltre l’occasione per metterti in mostra davanti al capo dell’azienda, che potrebbe così chiamarti nel caso in cui avviasse una selezione del personale. A me è capitato in passato, per esempio, di trovare lavoro nella stessa azienda presso la quale ho effettuato il tirocinio. Non escludo che lo stesso possa capitare a te.

#2 Individua il tuo tutor aziendale.

Diciamo che teoricamente dovrebbe esserti assegnato dall’azienda presso la quale svolgi il tirocinio. È anche vero però che spesso e volentieri si tratta, purtroppo, solo di una semplice formalità. Il tutor aziendale in realtà non è solo colui (o colei) che firma il registro delle presenze a testimonianza dell’effettivo svolgimento del tirocinio. Questa figura, spesso sconosciuta, dovrebbe rappresentare per te un punto di riferimento per tutta la durata della formazione pratica. Eppure mi ricordo che alcuni corsisti, giunti quasi alla fine del loro percorso, dichiaravano persino di non sapere neppure chi fosse il loro tutor in azienda. Se stai cominciando un tirocinio informati bene su chi copre questo ruolo che è di grande importanza per il tuo percorso formativo lontano dall’aula.

#3 Segnala eventuali episodi di mobbing al tuo tutor didattico.

Altra figura importante è quella del tutor didattico, rappresentata da una persona interna all’ente organizzatore. IL ruolo del tutor didattico è generalmente quello di garantire il corretto svolgimento del corso, in aula e fuori da essa. Quando si entra in un ambiente nuovo di lavoro è facile che ci si scontri sin da subito con una brutta consuetudine tipica di molti dipendenti: quella cioè di vedere nel tirocinante una sorta di “schiavo”, pronto ad assolvere mansioni che altri non hanno voglia di espletare. Un’abitudine che tende a considerare l’allievo come uno zerbino al quale poter chiedere tutto. Ricorda che il tirocinio è pur sempre un apprendistato e per tutta la sua durata dovresti essere, almeno in teoria, affiancato da un Operatore Socio-Sanitario o da un Infermiere presenti in turno. Può capitare invece che tu ti ritrova completamente solo in corsia, per inerzia degli operatori o per problemi prettamente gestionali che a te non dovrebbero riguardare, come quello dell’insufficienza del personale sanitario. Queste ed altre irregolarità puoi segnalarle al tuo tutor didattico che le comunicherà alla direzione.

#4 Allontana i momenti di noia.

Potrebbe anche verificarsi il problema opposto, cioè che i tuoi colleghi ti considerino un principiante e che non ti facciano fare nulla per evitare che tu faccia danni. In questo caso sarai bravo a metterti a loro disposizione. Ricorda che il tirocinio è un momento importante per la tua crescita professionale. Evita dunque momenti “morti”, cerca al contrario di apprendere quante più cose possibili perché potrebbero rivelarsi utili per il tuo futuro professionale.

#5 Osserva, chiedi, ascolta.

Tre regole in una che ti serviranno a trasformare il tuo tirocinio in un’esperienza veramente produttiva. Da evitare sicuramente è un atteggiamento passivo durante il periodo di formazione pratica. Il consiglio che ti do è quello invece di individuare un operatore che ti dia la sensazione di essere più competente e disponibile rispetto ad altri che invece non ti trasmettono fiducia. Al di là del tutor, sarà lui il tuo vero punto di riferimento al quale esporrai qualsiasi dubbio. Ricorda che chiedere, soprattutto in questa fase della tua vita professionale, è assolutamente legittimo.

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Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

6 pensieri riguardo “Aspiranti Oss, ecco 5 regole per svolgere un buon tirocinio

  • Buongiorno mi chiamo Albanese Elena,ho 21 anni e voglio chiedere informazioni riguardo i corsi Oss che fate..sono a pagamento ?viene riconosciuta la qualifica dopo aver fatto il corso dallo Stato ?
    C e un tirocinio ?
    Grazie delle informazioni.
    Albanese Elena

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    • MarcoAmico

      Gentile utente, mi rincresce comunicarle che non siamo un ente di formazione ma un semplice blog che tratta argomenti socio-sanitari. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.. Marco.

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  • aspirante_oss

    Buongiorno, ma è possibile che ad un tirocinio di corso ASA non mi lascino fare l’igiene del paziente in bagno?

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  • Salve Marco, lavoro già in una struttura ospedaliera come Vigilante da 10 anni e oramai son stufo del lavoro noioso e ripetitivo. Mi sono iscritto ad un corso OSS e tra poco dovrei iniziare il tirocinio. Secondo te è meglio farlo nel posto in cui lavoro oppure farlo all’esterno della struttura? anticipo che oramai qui conosco tutti compresi medici, caposala e Oss. Grazie!

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  • Giovanna

    Il tirocinio si deve fare per forza nella regione in cui si è iscritti oppure si può svolgere in un altra regione

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  • Salve sono una studentessa Oss che sto svolgendo il tirocinio nel ambito sanitario. Per cortesia mi puoi rispondere a questa domanda : O lavorato nel mio paese di origine come infermiera nel asilo nido per un periodo di 11 ani .Alla base di un concorso hi vinto e così o ricevuto lavoro presso asilo nido .L’infermiera abilitata per il mio paese .Come posso far valere il mio lavoro qui in Italia ? La scuola non a presso in carico la mia esperienza lavorativa (nel libretto di lavoro ce scritto chiaro infermiere presso l’ospedale municipale (asilo nido)….A chi mi devo rivolgere ? GRAZIE MILLE !

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