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Aggredisce un infermiere fratturandogli la mandibola: voleva essere misurata subito la pressione

Napoli – Quella di aggredire il personale sanitario è diventata una vera piaga in questo Paese. Siamo ancora a Napoli, dove qualche giorno fa un paziente, aveva aggredito un infermiere causandogli la frattura di un dito (leggi la notizia). Qualche ora fa, invece, stando a quanto riportato da Il Mattino, al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni Bosco, un uomo di 50 anni si è scagliato violentemente contro un infermiere in servizio presso l’unità operativa d’emergenza, con una serie di pugni sul volto. Il motivo? L’uomo pretendeva di essere immediatamente assistito e in particolare chiedeva la rilevazione della pressione arteriosa. Quando è stato invitato ad attendere il proprio turno, il cinquantenne è andato in escandescenza. L’infermiere, immediatamente soccorso, ha riportato una frattura alla mandibola. A farne le spese anche una guardia giurata che, intervenuta per placare l’ira del cinquantenne, ha riportato una ferita grave in un occhio. L’uomo, che ha tentato la fuga, è stato fermato ed arrestato dai carabinieri.

Sale dunque il numero delle aggressioni che si consumano in ambienti ospedalieri ai danni degli operatori sanitari. Dall’inizio del 2019, solo in Campania, si sarebbero verificate più di 80 aggressioni. Proprio la scorsa settimana, il Senato ha approvato un ddl per la sicurezza delle professioni sanitarie che prevede un inasprimento delle pene per chi aggredisce il personale sanitario (leggi la notizia).

Fonte: Il Mattino

Marco Amico

Operatore Socio-Sanitario, blogger e giornalista. Ho 37 anni, una laurea in Lettere e Filosofia e la passione per la scrittura, le serie TV, le bici. Lavoro in una casa di riposo e nel tempo libero scrivo articoli d'interesse socio-sanitario.

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